In un mercato immobliario come quello spagnolo, caratterizzato da una profonda recessione economica avvenuta nell’anno 2007, gli investimenti stranieri stanno rappresentando la principale fonte di recupero del settore.
I costi delle abitazioni si mantengono stabili in quasi tutti i paesi europei, inclusa la Spagna (anche se queste previsioni sembrano essere eccessivamente ottimistiche).
Di fatto, Simon Durkin, responsabile della strategia immobiliaria in Europa di Deutsche Asset & Wealth Management, durante un’intervista al giornale spagnolo Cinco Días, afferma che “questo è un momento interessante per investire in Spagna”, assicurando che il mercato immobiliario spagnolo offre grandi opportunità d’investimento a stranieri, residenti e non residenti.
La chiave di tale recupero, infatti, potrebbe provenire proprio da questo fattore. Gli stranieri che hanno comprato casa nel secondo trimestre dell’anno passato sono cresciuti dell’11,9%, con l’acquisto di un totale di 18.456 case. Gli stranieri non residenti hanno realizzato il 54,3% delle transazioni in questo settore.
La Catalogna è, di fatto, una delle Comunità Autonome spagnole dove si è registrata tale crescita, con un aumento del 18,7%.
Alcune fonti riferiscono che i principali investitori sono i britannici (16,7%), seguiti da francesi (10,5%), russi (7,1%), tedeschi (6,6%), belgi (6,1%) e svedesi (5,7%), anche se il numero di compratori irlandesi, cinesi, nordamericani e italiani sta crescendo significativamente.
Grazie al basso costo degli affitti, diminuiti fino a un 40%, e alla nuova politca finanziaria espansiva seguita delle banche spagnole, cosa quasi impensabile fino ad un anno e mezzo fa, consideriamo che sì, è il momento di invertire in Spagna.