Lavoro a Distanza in Spagna: Aspetti Previdenziali e Fiscali
Residenza in Spagna con Impiego presso una Società Straniera
Previdenza Sociale
Regola Generale: I lavoratori sono tenuti a versare i contributi previdenziali nel paese in cui svolgono la loro attività (Spagna).
Eccezione 1: I contributi previdenziali possono essere versati e mantenuti nel Paese in cui la Società ha la sede legale solo quando meno del 25% del lavoro è svolto in Spagna, o in caso di distacco transnazionale dei lavoratori.
Eccezione 2: I contributi previdenziali possono essere versati e mantenuti nel paese di registrazione della società nel caso in cui sia svolto in Spagna fino al 50% del lavoro, ma ciò si applica solo tra la Spagna e i seguenti paesi: Germania, Austria, Belgio, Croazia, Slovacchia, Spagna, Finlandia, Francia, Liechtenstein, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Svezia e Svizzera. Attenzione: l’Italia non ha firmato l’Accordo.
Imposte
Regola Generale: I lavoratori che risiedono in Spagna per più di 183 giorni vengono considerati residenti fiscali spagnoli e sono pertanto tassati secondo il regime generale o il regime fiscale speciale per i “remote workers”.
I “remote workers” avranno 6 mesi di tempo per optare per il regime fiscale speciale a lungo termine di 5 anni (+1); in caso contrario, si applica automaticamente il regime fiscale generale.
Differenze principali tra i due sistemi:
Regime Fiscale Generale | Regime Fiscale Speciale |
Aliquota fiscale progressiva. | Aliquota fissa del 24% (fino a 600.00 euro). |
Reddito mondiale. | Reddito guadagnato in Spagna, ma solo stipendio mondiale. |
Patrimonio mondiale. | Patrimonio situato in Spagna. |
Nota: C’è il rischio, per il datore di lavoro, che un lavoratore da remoto possa creare involontariamente una stabile organizzazione in Spagna, pertanto è necessario valutare caso per caso le singole situazioni che possono configurarsi.
Immigrazione
I cittadini dell’UE che intendono lavorare a distanza in Spagna per più di 90 giorni devono registrarsi.
I cittadini non appartenenti all’UE possono ottenere un visto in Spagna soddisfacendo i seguenti requisiti principali:
- Professionista qualificato: laurea universitaria o 3 anni di esperienza correlata.
- Il datore di lavoro deve dimostrare di aver svolto, da almeno 1 anno, un’ attività reale.
- Dimostrazione della possibilità del lavoro da remoto.
- Occupazione presso l’azienda per un minimo di 3 mesi precedenti.
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