Entro il 31 marzo 2023 i residenti in spagna devono dichiarare all’agenzia delle entrate spagnola i beni e diritti situati all’estero
Le persone fisiche e giuridiche che risiedono in Spagna e possiedono proprietà immobiliari, conti correnti, titoli e investimenti assicurativi che si trovano all’estero, sono obbligate a presentare, entro il 31 marzo, una Dichiarazione informativa sui beni e diritti all’estero (Modello 720 -Declaración informativa sobre bienes y derechos en el extranjero –), ai sensi delle disposizioni previste nel Real Decreto 1558/2012, del 15 novembre.
Devono essere dichiarati tre diversi blocchi di beni e diritti situati all’estero:
- Conti in istituzioni finanziarie situate all’estero in cui il soggetto passivo compare come titolare, rappresentante, autorizzato, beneficiario, persona con potere di disposizione o titolare effettivo. Dunque, sono inlusi i conti correti, le casse di risparmio, di deposito vincolato, di credito, ecc…
- Titoli e assicurazioni:
- Titoli o diritti che rappresentano quote di partecipazione su qualsiasi entità giuridica, di cui il soggetto passivo sia titolare.
- Azioni e quote del capitale sociale o del fondo azionario di organismi di investimento collettivo, di cui il soggetto passivo sia titolare.
- Assicurazioni sulla vita o sull’invalidità di cui il contribuente è contraente (quando la compagnia assicurativa si trova all’estero).
- Rendite temporanee o vitalizie.
- Beni immobili e diritti reali su di essi, quando il contribuente è il proprietario o titolare.
Ciascuno dei gruppi di informazioni sopra citati (1. conti / 2. titoli e assicurazioni / 3. beni immobili) deve essere comunicato in modo separato.
Non sará necessario presentare la dichiarazione quando il valore economico di tali beni, prendendo in considerazione ogni gruppo in modo separato, sia inferiore a 50.000 €; tuttavia, occorre tenere presente che in caso di pluralità di titolari l’importo del bene o del diritto non è proporzionale.
Per coloro che l’avessero presentato negli anni precedenti, il modello dovrà essere ripresentato solo in caso di variazioni superiori a 20.000 € o in caso di cambi della titolarità dei beni e diritti dichiarati (ad es. vendita dell’immobile ecc..).
La presentazione del modello 720 non comporta il pagamento di nessuna tassa, ma l’omessa o infedele dichiarazione comporta la comminazione di sanzioni.
La buona notizia, per i contribuenti che in passato non avevano presentato il modello, è che il Tribunale di Giustizia Europeo ha condannato la Spagna per aver violato, nella regolamentazione di quest’obbligo, i diritti rispetto alla libera circolazione di capitali (si pensi che la sanzione per l’omessa dichiarazione fosse pari al 150% dell’imposta calcolata sulle somme corrispondenti al valore dei beni e dei diritti non dichiarati).
Nonostante ció, questo non implica l’eliminazione dell’obbligo di presentare la dichiarazione, ed il rischio di essere sanzionati per omessa o inesatta presentazione.
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