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La Risoluzione del 15 settembre 2020, emessa dalla Direzione Generale di Certezza Giuridica e Fede Pubblica spagnola (Dirección General de Seguridad Jurídica y Fe Pública – “DGSJFP”), si è pronunciata su un ricorso presentato contro la decisione di rigetto, di un Registro delle Imprese spagnolo, di iscrizione di un atto di riduzione di capitale sociale di una società a responsabilità limitata, finalizzato alla restituzione dell’apporto effettuato a uno dei soci, e precisamente a una società statunitense con sede in Washington D.C.
Secondo il Registro delle Imprese, ai fini dell’iscrizione dell’atto la società statunitense doveva provare di aver ottenuto il codice fiscale spagnolo (NIF) per non residenti, così come previsto dall’art. 331.1 della Legge in materia di Società di Capitali, dagli artt. 202 e 38.2 del Regolamento del Registro delle Imprese e dagli artt. 18.1 e 20.1 del Regio Decreto 1065/2007, quest’ultimo in materia di procedimenti tributari.
La risoluzione della “DGSJFP” ha sancito che, ai fini dell’identificazione pelle persone giuridiche straniere, è obbligatorio il codice fiscale spagnolo per non residenti nei casi in cui lo richieda la normativa tributaria. Secondo la “DGSJFP”, l’atto in questione ha implicazioni di carattere tributario, in quanto a seguito del medesimo vanno adempiute determinate obbligazioni fiscali, come per esempio quella derivante dall’art. 62.b) del Regolamento in materia di Imposte sulla trasmissione Patrimoniale e Atti Giuridici Documentati (Impuesto sobre Transmisiones Patrimoniales y Actos Jurídicos Documentados), che stabilisce che sono obbligati al pagamento di tale imposta i soci che abbiano ricevuto beni o diritti dalla riduzione di capitale.
Per questo motivo, la “DGSJFP” ha rigettato il ricorso e confermato la decisione impugnata.
https://www.boe.es/boe/dias/2020/10/07/pdfs/BOE-A-2020-11910.pdf
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